Nel precedente articolo abbiamo illustrato solo una parte del trattamento antalgico eseguito con le infiltrazioni di ozono: la colonna vertebrale.

Ma i campi di applicazione, dal punto di vista ortopedico, comprendono tutto il nostro organismo.

Per comodità citerò le forme più comunemente trattate con tecnica infiltrativa, sempre ricordando che il razionale nell’utilizzo dell’ozonoterapia affonda le sue radici nelle proprietà antiinfiammatorie ( e quindi analgesiche ), di capacità di rigenerazione dei tessuti attraverso l’induzione alla formazione di nuovi vasi sanguigni ( neoangiogenesi )

Trattamento dell’artrosi delle dita ( ben conosciuta l’artrosi della base del pollice denominata rizoartrosi)

Trattamento delle patologie dei tendini della mano e del polso ( morbo di De Quervain, morbo di Dupuytren, sindrome del dito a scatto e sindrome del tunnel carpale )

Artrite reumatoide

Trattamento del dolore da cicatrici post traumatiche o chirurgiche

Trattamento del gomito del tennista ( denominato epicondilite )

Patologie della spalla ( periartrite scapolo-omerale, sindrome della cuffia dei rotatori ) che solitamente vengono trattate con infiltrazioni di cortisone, efficacissime per togliere il sintomo ma impedendo anche la rigenerazione dei tessuti. Se si arriva all’intervento chirurgico sarebbe meglio precederlo con un trattamento di ozono che lascerebbe al chirurgo dei tessuti più facilmente suturabili e con miglior prognosi di guarigione.

Patologie dell’anca conosciuta come coxartrosi ( in alcuni casi con guida ecografica ).

Trattamento della pubalgia, sindrome degli adduttori, sindrome del piriforme ( sportivi in genere ), che possono essere associate anche ad insufflazioni rettali.

Trattamento delle patologie del ginocchio, sia di tipo degenerativo che post traumatico. Campo estremamente esteso come vastità di casi e di patologie interessate, sino ad arrivare alla completa degenerazione delle cartilagini articolari. Si intendono anche, tra i casi trattabili con ozono, anche gli interessamenti meniscali, dei tendini e le borsiti . Le infiltrazioni possono essere sia intra che extra articolari.

Trattamento delle patologie della caviglia e del piede.

Dolori post traumatici o da aderenze chirurgiche, fascite plantare e tendinite d’Achille

Trattamento infiltrativo del piede diabetico ( pressoché mai come unica soluzione di trattamento ma in unione con GAET e/bagging come detto nei precedenti articoli ).

 

Corretto aggiungere che in alcuni casi, dettati dall’esperienza personale del medico, è possibile utilizzare anche i concentrati piastrinici ( PRP ) oppure acido ialuronico ( questo però, a differenza del PRP, non miscelato all’ozono ).

Nel prossimo articolo affronteremo altre patologie da trattare con questa tecnica che ci offre moltissime possibilità.