La perdita di un dente può essere causata da:
• Carie avanzata
• Malattie Degenrative / Paradontali
• Traumi
Effetti:
– perdita della piena funzione masticatoria
– compromissione dell’aspetto estetico
Il vantaggio primario di un impianto dentale è la possibilità di dare fondamenta stabili per la ricostruzione della protesi, di non dover intervenire sui denti adiacenti.
L’impianto dentale sostituisce la radice del dente perduto e viene utilizzato come pilastro per la corona implantare.
L’intervento chirurgico viene effettuato ambulatorialmente.
Si procede alla preparazione del sito implantare incidendo a tutto spessore i tessuti molli utilizzando un anestetico locale.
Si scollano i lembi gengivali per accedere alla cresta ossea e con una serie di frese si va a forare l’osso fino ad avere un sito la cui lunghezza e diametro varia a seconda della zona dell’intervento e dello spessore dell’osso.
Si inserisce l’impianto e quindi si riposizionano i lembi che vengono poi suturati.
Il postoperatorio per il paziente è assolutamente normale, segue un protocollo farmacologico che inizia sette giorni prima dell’intervento e può condurre la normale attività lavorativa evitando sforzi fisici per i primi due giorni.
Dopo circa due settimane i tessuti molli sono guariti.
Si attende un periodo di 4-5 mesi affinché avvenga l’integrazione dell’impianto nell’osso.
Trascorso questo periodo il paziente viene richiamato per una seduta durante la quale si prendono le impronte che verranno consegnate al laboratorio che in due sedute confezionerà la corona di ceramica.
Prima dell’intervento il paziente viene sottoposto ad una seduta di igiene orale ed ad un protocollo farmacologico che seguirà anche dopo l’intervento per il maggior benessere possibile.
Nei due giorni successivi viene modificata la dieta, protocollo che abbiamo sperimentato con successo da anni e che ci dà il minor numero di infezioni post intervento.
Il successo implantare dipende da differenti fattori, legati l’uno all’altro, che sono:
– la tipologia dell’impianto (forma, struttura della superficie);
– la composizione dei materiali utilizzati;
– l’integrazione tra impianto e tessuto osseo, legata ai fenomeni che avvengono all’interfaccia;
– la manualità del chirurgo;
– il corretto mantenimento dell’igiene da parte del paziente.
Nel nostro studio si utilizzano impianti in titanio medicale di grado 5 di forma cilindrica a vite, concepita per ottenere un minor impatto osseo ed una maggiore stabilità primaria.
La connessione Exacone tra impianto e moncone (dove verrà posta la corona definitiva ) nasce dall’unione di due differenti geometrie: il cono Morse e l’esagono interno.
Il primo garantisce una assoluta igiene nei confronti delle temute infiltrazioni batteriche mentre l’esagono interno incrementa la resistenza ai carichi torsionali.
Non esistono più pertanto viti che uniscono il dente all’impianto bensì un moncone monoblocco che ci ha garantito miglior tenuta e soprattutto assoluto sigillo batterico.