La maculopatia degenerativa senile è una patologia che interessa in maniera selettiva la parte centrale della retina, la cosiddetta macula. Nel mondo occidentale rappresenta la prima causa di deficit visivo per la popolazione oltre i 66 anni.

Allo stato dell’arte nessuna terapia è totalmente efficace per contrastare questa patologia ma un trattamento davvero promettente è rappresentato dalla terapia con ossigeno-ozono; i dati presentati in letteratura medica permettono di proporla per rallentare e o addirittura arrestare in modo significativo l’evoluzione di questa malattia.

Cos’è la maculopatia degenerativa senile?

I continui progressi scientifici e della medicina hanno allungato di gran lunga la vita media della popolazione ma, allo stesso tempo, l’altra faccia della medaglia corrisponde a una maggiore possibilità di contrarre patologie tipiche della fascia più anziana della popolazione. Una di queste è proprio la degenerazione della macula che presenta un andamento progressivo e può arrivare sino alla perdita completa ed irreversibile della visione centrale.

Abitualmente i pazienti affetti da questa patologia vengono trattati tramite la somministrazione di vitamine antiossidanti che però, purtroppo, hanno un effetto solamente palliativo.

L’ozonoterapia può arrestare la progressione della malattia

Nella maggior parte dei casi l’ozonoterapia è in grado di rallentare e arrestare la progressione della maculopatia degenerativa della retina, migliorando l’acutezza visiva e, per logica conseguenza, il benessere del paziente. Anche qui dobbiamo fare una graduatoria in merito ai risultati: i migliori si ottengono nel trattamento della maculopatia cosiddetta asciutta o atrofica, poiché si innescano una serie di procedimenti di difesa contro i danni dati da ischemia e neurotossico e viene così impedita o fortemente rallentata la morte dei fotorecettori a livello della macula.

Le cause di questa patologia non sono del tutto chiare.

La forma secca rappresenta la forma più frequente (siamo ad oltre il 90% ) Ed esordisce in modo subdolo e con gravità cronicamente crescente. i sintomi iniziali della forma secca molte volte vengono sottovalutati e sono rappresentati da un semplice Grado di difficoltà alla lettura mentre in seguito si avrà una visione dei colori meno acuta e la necessità di ingrandire enormemente le immagini e una maggiore quantità di luce per poter leggere.

La forma umida della maculopatia retinica è molto meno frequente ma è caratterizzata da un esordio più drammatico ed acuto.

L’ozonoterapia è molto utile oltre che per la maculopatia anche per le retinopatie diabetiche e per la retinopatia ipertensiva poiché, grazie al fattore di crescita endoteliale, riattiva il microcircolo periferico dando come risultato un miglioramento della acuità visiva soprattutto nei pazienti con deficit iniziale piuttosto che nei pazienti quasi oramai non più vedenti. Per questo motivo è consigliato iniziare con l’ozonoterapia il più presto possibile.