Vi vorrei parlare questo articolo di un studio ( del quale metterò in calce il riferimento ) che è stato fatto per trattare le nostre abitudini alimentari e le loro conseguenze.
In questo studio sono state prese in considerazione due fasce di persone per un periodo di 14 giorni: il primo gruppo è stato nutrito solamente con cibi ultra processati e il secondo gruppo invece solamente cibo naturale.
Lo studio ( pubblicato su Cell Metabolism ) può essere letto a questo link :
https://www.cell.com/cell-metabolism/fulltext/S1550-4131(19)30248-7
31(19)30248-7
In ambedue le diete sono state rispettate le stesse quantità calorie, carboidrati, lipidi, proteine e macronutrienti.
Tutti coloro che partecipavano a questo studio venivano stimolati a mangiare a sazietà ed il risultato è stato che chi utilizzava i cibi ultra processati finiva con l’assumere all’incirca 500 calorie in più confronto al gruppo di coloro che utilizzavano non ultra processati.
Lo scienziato a capo di questo studio Kevin Hall ha ipotizzato che uno dei motivi possa essere dato dal fatto che i cibi ultra processati inducono una mutazione delle proprietà sensoriali e ci costringerebbero inconsciamente a mangiare in modo compulsivo. Lo scienziato inoltre ha affermato che quando mangiamo troppo in fretta abbiamo una cattiva comunicazione tra il primo ed il secondo cervello ( intestino ) e non abbiamo il tempo per capire di essere sazi.
A riprova di questo, tutti coloro che hanno partecipato a questo studio sono stati sottoposti ad alcuni test di laboratorio che hanno dimostrato che il gruppo nutriva di cibi non processati dopo i pasti aveva elevate quantità dell’ormone PYY ( che inibisce contrazioni intestinali, secrezioni pancreatiche e gastriche e riduce l’appetito. Il livello di PYY nel sangue aumenta dopo un pasto e rimane alto per alcune ore. Esso arriva, attraverso il flusso sanguigno, al nucleo arcuato dell’ipotalamo dove agisce sui neuroni oressigenici inibendo il rilascio del NPY e riducendo la fame. È sperimentata la diminuzione della fame, dopo iniezione di PYY per circa 12 ore ). Opposto al PYY è la grelina, prodotta dalle cellule che rivestono lo stomaco, che è un potente stimolante dell’appetito. questo ormone era invece basso in questo gruppo di controllo.
per cibo ultra processato si intende cibo spazzatura conosciuto anche come junk food.
Si definisce “processato” il cibo destinato alla produzione di massa che, attraverso una lavorazione industriale, viene confezionato in lotti uguali in tutto il mondo, che ha una lunga vita da scaffale (o da freezer o frigorifero) e contiene additivi che lo mantengono emulsionato (cioè fanno sì che la parte grassa e quella acquosa restino mischiate, anziché separarsi).
Il cibo processato contiene troppi omega 6 e pochi omega 3: questi grassi si trovano soprattutto negli oli vegetali e sono convertiti dall’organismo umano in acido arachidonico, che favorisce lo stato infiammatorio cellulare. In una dieta ideale, dovrebbero equivalere in quantità agli omega-3. Ma nella nostra società in media sene assume dosi 25 volte maggiori, favorendo lo stress ossidativo – una sorta di infiammazione cronica – delle cellule.
I trattamenti industriali impoveriscono i cibi di micronutrienti, ma i cibi processati sono ricchi di acidi grassi trans, non naturali e non riconosciuti dal nostro organismo, responsabili dell’innalzamento del colesterolo cosiddetto cattivo e di depositarsi sulle placche arteriose.
I cibi processati sono, in media, più poveri di fibre.
Questi cibi industriali sono ricchissimi di emulsionanti ( sostanze chimiche che mantengono uniti grassi ed acqua ) ma si possono attaccare alla parete intestinale e rimuovere parte del muco che riveste e protegge le cellule intestinali. Possono quindi predisporre a malattie dell’intestino o allergie alimentari.
Hanno un alto contenuto di nitrati abitualmente utilizzati nella lavorazione delle carni e ritenuti cancerogeni ( se non vado errato dal 2015 )
Alto contenuto di cloruro di sodio ( ipertensione arteriosa ) e di fruttosio ( obesità infantile )
