Prendo spunto da un articolo di Germana Carillo per sottolineare quanto ripeto sempre sin alla noia ai miei pazienti: più ci si allontana dal cibo processato industrialmente, non solo e obbligatoriamente il cibo spazzatura poichè lo zucchero lo troviamo anche nella passata di pomodoro o negli hamburger vegani preconfezionati, più la nostra salute ne trae beneficio.

Questa volta vorrei parlarvi delle bevande gassate, tanto abusate da bambini e adulti.

Le bibite gassate da tempo si trovano al centro di numerosi studi rispetto a quella che è la loro possibilità di provocare il cancro: sono sicuramente alimenti considerabili come junk food, o meglio cibo spazzatura e, dal cervello alla pelle, dallo stress ossidativo alla glicemia, al nostro peso forma, non c’è un solo motivo per continuare a consumarle.
Secondo una recente ricerca queste bevande sono in grado di aumentare il rischio di ammalarsi di tumore.
La sostanza sotto accusa è il caramello artificiale, di cui esistono quattro tipi che più avanti andrò a elencare, un colorante estremamente utilizzato sia nelle bevande gassate che in moltissimi cibi come per esempio il consumatissimo aceto balsamico in una ricerca fatta dal John Hopkins Center.

Gli scienziati sostengono che una sola lattina di una qualunque bevanda gassata e zuccherata è già in grado di aumentare la cancerogenicità in un individuo. Numerose ricerche, infatti, hanno dimostrato che lo zucchero è sicuramente cancerogeno  e lo troviamo pressoché ubiquitariamente come correttore di acidità nelle passate di pomodoro, nelle salse preconfezionate e negli hamburger vegani preconfezionati.
Ecco perché durante i corsi di formazione per medici AMIK  avevo voluto personalmente istituire un determinato numero di ore destinato alla lettura delle etichette degli alimenti che abitualmente compriamo. Il caramello solitamente utilizzato dall’industria alimentare produce un agente cancerogeno denominato 4 MEI (4-metilimidazolo).

È preoccupante la situazione per esempio negli Stati Uniti dove la Food and Drug Administration  ha affermato che non potendolo eliminare del tutto, non limita per nulla la quantità di questo agente cancerogeno nei cibi e nelle bevande, mentre i ricercatori hanno spronato proprio la FDA  a stabilire dei livelli massimi per contenere il rischio di contrarre un cancro.

Dal canto suo, l’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, aveva già anni fa una valutazione scientifica riguardante i coloranti sintetici che contengono ammoniaca e, come promesso prima, ve li elenco in modo che possiate leggere sulle etichette quello che state ingerendo.

E 150 a (presente in whisky, cognac e salumi )
E 150 b solfito caustico, E 150 c (caramello ammoniacale)
E 150 d

Questi ultimi due sono presenti in molti prodotti: nei biscotti ai cereali della colazione, nelle birre, nelle salse, nei prodotti da forno, nelle confetture, nelle bibite gassate, nel the freddo e persino nell’aceto.