Una bellissima novità da condividere con tutti voi: l’ossigeno-ozono terapia.
Grazie a un’esperienza costruita negli anni, siamo finalmente pronti per dimostrarvi i grandi benefici di questa tecnica all’avanguardia.
È in corso uno studio sull’effetto dell’ossigeno-ozono terapia, unita alla cannabis terapeutica e alla melatonina in vitro, sul tumore al pancreas, diviso in due parti. La prima, pubblicata da poco, è stata anche ripresa dalla rivista BeLeaf che potete leggere qui sotto.
Approfitto della pubblicazione dello studio per farvi meglio conoscere l’ossigeno-ozono terapia
L’ossigeno-ozono terapia serve a produrre nel paziente una grande serie di benefici a patologie tra cui l’ernia del disco e tutta quelle correlate alle artropatie generiche. Insieme a queste è possibile trattarne numerosissime altre come ulcere da decubito e diabetiche, sintomatologie legate alle malattie cronico-degenerative ed autoimmuni,
fino ad arrivare a dare significativi risultati anche in ambito estetico, risolvendo problematiche quali: acne, cellulite e ritenzione idrica.
Il trattamento che viene effettuato durante una seduta di ossigeno-ozono terapia consente al medico di aumentare significativamente il potenziale antiossidante e di abbattere l’azione dei radicali liberi, nemico numero uno dell’invecchiamento cellulare. Questa tecnica terapeutica favorisce un notevole miglioramento della circolazione sanguigna in tutti i tessuti corporei e grazie al rilascio di ossigeno si ottiene una vasta serie di benefici per il paziente che vanno dall’effetto anti-infiammatorio a quello antidolorifico, dall’effetto immunomodulatore (che è la capacità di aumentare la risposta del sistema immunitario) a quello battericida.
Che cos’è l’ozono?
È un gas naturale presente nel corpo umano, prodotto dai neutrofili, un tipo di globuli bianchi. Fisiologicamente la sua funzione è quella di attaccare batteri, funghi e virus grazie al suo potere antiossidante ed è di grande aiuto terapeutico nel contrastare infezioni ed infiammazioni sia croniche che acute.
La comunità scientifica ha riconosciuto ufficialmente l’efficacia di questo trattamento che fortunatamente ha pochissime controindicazioni conosciute perfettamente dal medico che lo pratica.
Che cos’è lo stress ossidativo?
Una sintetica definizione di stress ossidativo è quella di una condizione patologica che viene scatenata nelle cellule e nei tessuti del nostro organismo dall’azione nociva di quantità troppo elevate di radicali liberi. Questo avviene in due condizioni: o per un aumento dei radicali liberi o perché viene a mancare (oppure essere deficiente) la fisiologica capacità di difesa nei loro confronti operata dai sistemi antiossidanti.
Quali sono le cause che scatenano una aumentata produzione di radicali liberi ?
– Fattori ambientali come radiazioni e inquinamento;
– Stati fisiologici come la gravidanza;
– Stile di vita che prevede: cattiva alimentazione, alcol, fumo e mancanza di una adeguata attività fisica;
– Fattori psicologici come lo stress psico-emotivo;
– Patologie come infiammazioni acute e croniche, infezioni, vasculopatie, neoplasie, traumi e malattie cronico degenerative.
– Assunzione di farmaci, radioterapia e raggi X;
– Diete monotone/errate/incongrue e conseguente ipovitaminosi;
I test di laboratorio che abbiamo effettuato e che continuiamo a portare avanti durante lo studio sono:
• Il d-ROMs test. Il d-ROMs test è un test fotometrico, eseguibile nei laboratori di analisi con device elettromedicali dedicati. Questo esame consente di determinare la capacità ossidante del plasma dovuta agli idroperossidi denominati ROOH cioè sostanze che appartengono alla classe dei cosiddetti metaboliti reattivi dell’ossigeno (Reactive Oxygen Metabolites ROMs)
• Il BAP test. Il BAP è il test per determinare il potenziale biologico antiossidante. Come già accennato, permette di determinare la concentrazione nel sangue degli antiossidanti che hanno il compito di combattere lo stress ossidativo e fornisce una misurazione globale di molti antiossidanti tra i quali acido urico, acido ascorbico, proteine, alfa-tocoferolo, bilirubina ed altri.