Sappiamo tutti ormai quanto i raggi UV facciano male alla nostra pelle.
Essi accelerano lo sviluppo dei radicali liberi, causa principale della degenerazione delle regioni più esposte del nostro corpo, le quali, di solito, sono quelle a cui teniamo di più: il viso, le palpebre, il décolleté e le mani.
Così, la pelle perde elasticità e si raggrinzisce: un vero e proprio incubo a occhi aperti.
È in questi casi che entra in scena il trattamento con i concentrati piastrinici: bastano poche microiniezioni per rigenerare le cellule della cute, idratandola e rinvigorendola.
È arrivato il momento di capire più a fondo come funzioni questa tecnica e del perché sia considerata uno dei trattamenti più all’avanguardia in campo estetico.
Concentrati piastrinici: definizione
I concentrati piastrinici, conosciuti anche con la dicitura PRP ( Platelet Rich Plasma), non sono altro che un concentrato di sangue autologo contenente un numero elevato di piastrine, in grado di favorire la rigenerazione dei tessuti.
È per questo motivo che spesso vengono utilizzati in diversi campi della medicina come rigeneranti di tessuti danneggiati, in quanto favoriscono e accelerano la riparazione tessutale.
Il trattamento che ne deriva idrata la zona perioculare e il viso del paziente, conferendo alla pelle compattezza e luminosità.
I concentrati piastrinici sono un ottimo alleato della medicina estetica: il PRP si rivela molto utile soprattutto alla fine dell’estate, quando, sulla nostra pelle, cominciano ad apparire i primi segni d’invecchiamento precoce causati dal sole.
I grandi benefici del trattamento con i concentrati piastrinici
Il segreto dei benefici dei concentrati piastrinici risiede tutto nella tecnica: per isolare il plasma ricco di piastrine, si centrifuga il campione di sangue appena prelevato dal paziente; dopodiché il plasma viene re-iniettato nella cute dello stesso. Avvenuta la microiniezione, le strutture dermiche sono soggette a un’elevata stimolazione che idrata profondamente tutta la regione presa in considerazione. L’effetto finale è una pelle più tonica e luminosa.
Proprio perché non introduce alcuna sostanza estranea nell’organismo, oltre a raggiungere grandi risultati, questa tecnica semplice quanto innovativa, riduce al massimo la possibilità di effetti collaterali.
Il trattamento con concentrati piastrinici può essere associato ad altre terapie filler, come i trattamenti con acido ialuronico: sottoponendovi a questi trattamenti di medicina estetica il vostro sguardo apparirà certamente più elastico e fresco!
Se avete deciso di sottoporvi a un trattamento di medicina estetica di questo tipo, ricordatevi di contattare uno specialista: prima di poter procedere a un trattamento con concentrato piastrinico, così come con acido ialuronico, è indispensabile prenotare una visita presso lo studio di un medico specializzato, che saprà indirizzavi verso il trattamento più adatto al vostro caso.