I concentrati piastrinici, o Plasma Ricco di Piastrine, PRP, sono attualmente il trattamento più all’avanguardia e sicuro nel trattamento delle rughe. Il loro utilizzo nel campo della medicina estetica, infatti, può essere applicato ai tessuti cutanei e sottocutanei per migliorare l’aspetto del viso, in zone quali la zona oculare e perioculare, e delle pieghe cutanee del collo.

Il naturale processo di invecchiamento cutaneo porta con sé la perdita di elasticità dei tessuti e con essa la formazione di pieghe meglio chiamate rughe. L’immissione di concentrati piastrinici nell’area prescelta innesca un meccanismo di vera e propria rigenerazione cellulare.

Il trattamento con i concentrati piastrinici, PRP, è anche particolarmente indicato per le persone che si espongono a lungo ai raggi UV per contrastare infatti l’effetto dell’invecchiamento precoce causato dall’incremento della produzione di radicali liberi.

La stimolazione attuata con questa tecnica infiltrativa può essere indicata sia per le pelli giovani, come prevenzione, sia per quelle mature come trattamento dell’invecchiamento cutaneo; per entrambe i concentrati piastrinici possono risultare efficaci per l’attenuazione delle cicatrici.

Il trattamento

Questa tecnica permette di idratare le zone trattate, donando alla cute luminosità, compattezza e turgore, facendo evitare alla paziente il ricorso a una più invasiva chirurgia estetica

La seduta, preceduta dall’applicazione di una pomata anestetica al fine di dare il massimo confort alla paziente, ha una durata variabile che va dai pochi minuti fino ad un’ora di tempo, a seconda delle zone da trattare e della tipologia di intervento.
Dopo il primo trattamento, con il passare del tempo, terminata l’iniziale presenza di un fisiologico lieve edema, si assiste ad un soggettivo miglioramento del colorito, della luminosità e della compattezza della zona cutanea sottoposta a terapia.

       

Solitamente questo procedimento viene ripetuto entro un periodo che va dalle due alle quattro settimane per potenziare l’effetto di quanto già fatto in precedenza.

La tempistica delle sedute deve essere comunque personalizzata in base alle caratteristiche cutanee della paziente, la quantità di pregressa esposizione ai raggi UV, dal fototipo, dall’utilizzo di fumo e FANS in particolare l’acido acetilsalicilico, che possono negativamente influenzare la risposta della cute al PRP.

Le aree più frequentemente trattate sono:

volto
collo
scollatura
dorso delle mani
alopecia sia maschile che femminile laddove si configuri una predisposizione genetica alla calvizie, al diradamento oppure a una accelerata perdita di capelli

Infine,  non deve essere dimenticato che questa tecnica trova un vastissimo uso nella terapia antidolorifica di patologie ossee tendinee legamentose soprattutto in campo sportivo dove le tendinopatie sono una patologia molto spesso presente