Parlando di digiuno e degli eventi biochimici ad esso correlati, dobbiamo ora affrontare un tema molto importante che è quello dell’acidosi, che divideremo in: acidosi metabolica, acidosi respiratoria, acidosi renale (o tubulare) ed acidosi tissutale.

Cominciamo con la prima, cioè l’acidosi metabolica: si parla di acidosi metabolica o fissa quando si ha l’incremento ematico di acidi forti con conseguente diminuzione del pH.

L’eziologia di questa può attribuirsi a:

  • Cause fisiologiche
  • Cause patologiche

Nel primo caso si può verificare in concomitanza con un intenso lavoro fisico con conseguente aumento di produzione di acido lattico ed accumulo muscolare dello stesso

Parte dell’acido lattico viene ossidato a livello muscolare ma una parte viene riversata in circolo contribuendo così alla diminuzione del pH.

Nel secondo caso invece le cause molteplici:

  • Chetoacidosi diabetica
  • Malnutrizione cronica
  • Digiuno
  • Epatopatia alcoolica
  • Acidosi lattica ( pazienti oncologici, AIDS, epatopatie, insufficienza renale, farmaci come biguanidi o salicilati )
  • Deplezione di bicarbonati ( diarrea cronica )
  • Politrauma
  • Rabdomiolisi ( causa più rara )

Segni e sintomi direttamente correlati alla gravità dell’acidosi

  • Acidosi lievissima: asintomatica
  • Acidosi lieve: sporadica stanchezza mattutina che può arrivare ad essere presente ogni giorno
  • Acidosi lieve/media: nausea che aumenta quanto più scende il pH
  • Acidosi da media a grave: vomito, iperpnea, ipotensione, aritmie, shock cardiogeno, coma

Tratto da: Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, Milano, Springer-Verlag, 2008

 

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